Storia di Anna: sciatica come curarla
Gestire e risolvere il problema.
Anna ha 50 anni, lavora come impiegata in una grande azienda e saltuariamente va in palestra (ma negli ultimi tempi non è quasi mai andata per occuparsi della gestione dei suoi genitori). Circa un mese fa ha iniziato ad avere un fastidio alla gamba sinistra che i primi giorni passava mentre si muoveva. Purtroppo due settimane fa ha dovuto fare un corso di aggiornamento ed è stata seduta 8 ore di fila: da lì il dolore è diventato insopportabile. Sente un bruciore costante che le corre dietro la gamba dal gluteo fino al piede, se prova a piegarsi le arriva una fitta che la fa quasi cadere. Anna è stata in pronto soccorso dove le hanno fatto i raggi senza riscontrare nulla e le hanno prescritto del cortisone. Ha fatto una risonanza magnetica che evidenzia alcune ernie e protrusioni.
Prima seduta (clicca qui per approfondire come funziona la prima seduta)
Anna si presenta in studio da me molto spaventata. Fatica a dormire la notte, zoppica e non ha trovato giovamento dal cortisone. La visito per capire come impostare le terapie. Le dico subito che ha una sciatica ed è FONDAMENTALE LO SCREENING NEUROLOGICO: testo i riflessi, la sensibilità e la forza. Le spiego infatti che il dolore, per quanto acuto e fastidioso, non è un segnale di gravità nella sciatica. E’ peggiore una sciatica che fa poco male ma dove non vi è forza/sensibilità rispetto ad un’altra dove c’è solo molto dolore. Anna ricade in questa seconda tipologia: dopo un’attenta valutazione escludo problematiche della funzione del nervo. Questo vuol dire che non sarà necessaria una visita neurologica/ortopedica ma la seguirò insieme al medico di base.
Le spiego che sicuramente una delle cause (MA non l'unica) è una delle tante protrusioni che ha ma oggi sappiamo che quasi sempre si guarisce senza bisogno di interventi chirurgici. In una fase così acuta non do particolari esercizi. Invece mi soffermo su come ridurre il dolore: le spiego in che posizione dormire, come stare meglio con delle posture specifiche antalgiche e cerco di capire quali attività nella giornata la irritano. Insieme capiamo che il cammino la fa stare un po' meglio mentre guidare le causa un immediato peggioramento dei sintomi: quindi cammineremo di più e guideremo di meno.
Seconda seduta
La rivedo dopo 4-5 giorni per monitorare sempre il quadro neurologico (forza, sensibilità e riflessi) che per fortuna è invariato. La sintomatologia di giorno non è cambiata e questo è assolutamente normale. La fase acuta di una sciatica dura mediamente 3-4 settimane mentre per la guarigione servono circa 3-4 mesi: sembrano tempi lunghi ma parliamo di una patologia che per fortuna passa quasi sempre, quindi si tratta solo di aver pazienza. Grazie agli accorgimenti che abbiamo travato in prima seduta la notte va meglio e questo è già un passo avanti. Inoltre anche la mobilità della gamba sembra migliore quindi le do un facile esercizio specifico per il nervo, pochi movimenti da eseguire durante la giornata e che non la devono irritare. Mi scriverà su Whatsapp dopo qualche giorno per dirmi come vanno gli esercizi mentre la rivedrò dopo una settimana. Nella sciatica non ha senso fare sedute troppo ravvicinate perché come le ho spiegato il tempo è il nostro più grande alleato per la guarigione. La tratto manualmente per aiutarla nella guarigione e la saluto.
Terza seduta
Anna sta iniziando a migliorare, sia per gli esercizi che per il fatto che ormai siamo ad un mese dall’esordio e la fase acuto naturalmente rientra. La notte non sente più dolore dormendo come le ho consigliato e di giorno il dolore è sopportabile. Rivaluto come sempre il quadro neurologico che è stabile e ormai sono tranquillo che non peggiorerà. Anna mi spiega che per lei guidare l’auto è necessario e deve riprendere a farlo il prima possibile. Le do alcuni nuovi esercizi specifici per la guida e modifico quelli vecchi perché ora riesce a farne di più complessi (e quindi più utili). La rivedrò dopo due settimane mentre ci sentiremo come sempre al telefono per gestire gli esercizi
Quarta seduta
Anna sta meglio: grazie agli esercizi riesce a guidare qualche decina di minuti e questo le semplifica parecchio la vita quotidiana. Il dolore in certi momenti della giornata scompare mentre quando torna è sempre gestibile. Continuiamo la progressione degli esercizi, la rivedrò dopo un mese salvo peggioramenti che possono capitare in questi casi ma non sono quasi mai gravi.
Quinta seduta
Dopo due settimane dalla quarta seduta ci siamo sentiti perché il dolore era tornato acuto (aveva guidato due ore di fila), tuttavia non c’è stato bisogno di anticipare la seduta perché il problema è rientrato da solo in un paio di giorni. Oggi Anna sta molto meglio e a parte se guida molto non sente nulla. Modifichiamo di nuovo gli esercizi e ci ridiamo appuntamento ad un mese. Ci sentiremo in caso di necessità.
Sesta seduta
Anna è praticamente guarita. Ha qualche fastidio saltuario (le dico che è assolutamente normale) ma riesce a fare tutto. Iniziamo a pensare come re iniziare palestra, anche perché non è un caso che la sciatica sia sorta proprio in un momento in cui aveva calato l’attività sportiva ed era presa dalla gestione dei suoi genitori. Come sempre aggiorniamo gli esercizi e ci diamo appuntamento (l’ultimo si spera) ad un mese e mezzo.
Ultima seduta
Anna sta bene. Ha ripreso a fare sport e non ha dolore. Continuano saltuari fastidi, sempre più rari, ma le spiego che non sono preoccupanti e andranno via con il tempo. Ci salutiamo e mi raccomando con lei di non interrompere mai l’attività sportiva perché è la più potente forma di prevenzione che esista per questi problemi.